Mettersi in gioco senza avere paura di sbagliare

150600_L_Universo_Barbara_Vannin Barbara Vannin curiosa, mai ferma, sempre alla ricerca di nuove sfide e nuove opportunità, nel 2009 si è iscritta al Bachelor in economia aziendale, per proseguire nel 2012 con il Master in Business Administration con un major in Innovation Management che ha concluso da pochi mesi vincendo il premio come miglior studente. Dal 2008 gestisce la sua società, Plastical, che si occupa di comunicazione e strategia aziendale orientata alle start-up. A cavallo tra la fine del bachelor e dell’inizio del master ha lanciato una prima start-up, Nearbors, che le ha dato la possibilità di mettere subito in pratica quello che studiava dietro i banchi universitari. Dallo scorso anno Plastical collabora con la Fondazione Agire nella gestione della sede di Chiasso del Tecnopolo Ticino in ambito digitale e da alcuni mesi Barbara ha lanciato una seconda start-up, Tipiù: un e-magazine che racconta di imprese, tecnologia e innovazione in Ticino. Da novembre 2013, data in cui è stata costituita, è presidente dell’Associazione SUPSI Alumni.

Barbara Vannin
Che cosa avete fatto nel 2014?
«Il 2014 ci ha visti impegnati nell’organizzazione di sette eventi volti a favorire il networking tra gli associati e la SUPSI. Oltre all’organizzazione degli eventi, abbiamo presenziato alle cerimonie di consegna dei diplomi di formazione di base e continua e ciò grazie alla SUPSI che crede molto nell’iniziativa. Abbiamo attivato una pagina Facebook, https://www.facebook.com/supsialumni, che teniamo aggiornata con notizie, fotografie e altro ancora. Continuiamo a collaborare con FH SCHWEIZ (l’associazione mantello delle SUP a livello svizzero), che due volte all’anno allega alla rivista INLINE un inserto in italiano. Abbiamo pure differenziato le offerte proposte con la carta mySUPSIAlumni, la quale viene rilasciata automaticamente ai neolaureati e a chi ha rinnovato la quota associativa (nel caso si può richiederla accedendo all’area riserva del sito www.supsialumni.ch). Ma molto altro si sta facendo anche grazie al comitato direttivo, che in collaborazione con il gruppo di lavoro SUPSI e della commissione di revisione, permette il buon funzionamento dell’Associazione (e che ringrazio da queste pagine per l’impegno e il tempo che vi dedicano). Sono molto orgogliosa di SUPSIAlumni perché, nonostante sia un’associazione giovane, sta ottenendo un buon riscontro!».

Cosa avete in programma per i prossimi mesi del 2015?
«Il prossimo evento che abbiamo organizzato in collaborazione con FH SCHWEIZ e SUPSI è previsto il 15 agosto 2015 durante il Festival del Film di Locarno in occasione della cerimonia di consegna dei Pardi: ritengo che sarà un ottimo momento per fare networking e per godersi la serata finale da una prospettiva unica. Attualmente stiamo lavorando per gli eventi previsti in autunno, come per esempio la visita a Expo 2015 a Milano, la cena al buio, la partecipazione alla cerimonia di consegna dei diplomi di formazione di base e infine l’evento annuale che si terrà a dicembre».

Perché un alumnus della SUPSI dovrebbe iscriversi all’associazione?
«Gli iscritti all’Associazione SUPSI Alumni beneficiano di molteplici vantaggi. Ne cito alcuni (gli altri sono elencati sul sito www.supsialumni.ch): la possibilità di partecipare ad eventi organizzati durante l’anno, la carta mySUPSIAlumni che offre sconti con partner del territorio, gli sconti sui corsi di formazione continua, l’accesso alla Job Bank, mantenere il legame con gli ex colleghi di studio e ampliare il network di relazioni».

Quali sono gli scopi dell’associazione?
«Gli scopi dell’Associazione SUPSI Alumni sono creare una comunità multidisciplinare di alumni e favorire la loro identificazione con l’università; rafforzare i legami tra l’università e il territorio, tra l’istituzione e i suoi alumni, tra gli alumni e gli/le studenti/esse attuali; offrire una piattaforma di informazione e di comunicazione che permetta la creazione di contatti professionali, personali e universitari degli alumni; promuovere l’immagine, la visibilità, lo sviluppo e gli interessi della SUPSI».

Quali consigli daresti agli studenti?
«Potrei riassumere i miei consigli con tre parole: la curiosità, la proattività e la capacità di mettersi in gioco. Ritengo che la curiosità sia un’attitudine che permette alla mente di rimanere aperta, ma che da sola non basta; è necessario affiancarla alla proattività e alla capacità di mettersi in gioco. In conclusione: fare senza avere il timore di sbagliare, e se proprio si sbaglia prenderne atto e farne tesoro per il futuro».

Tratto da L’universo (pdf)