Per un terziario di qualità a Chiasso

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L’Associazione Commissione Terziario Chiasso (ACTC), presentata a maggio dell’anno scorso, è stata costituita con il desiderio di unire gli sforzi fra autorità, sindacati e privati a seguito delle numerose irregolarità riscontrate nel recente passato fra aziende attive nel settore terziario, soprattutto impiegatizio, a Chiasso. L’intento è di monitorare il settore, condividere regolarmente le informazioni e dunque adoperarsi per meglio prevenire (e se del caso contrastare) pratiche non in linea con la vocazione di Chiasso, città da sempre orientata verso l’insediamento di aziende legate al terziario di qualità.

Personalmente non posso che salutare positivamente questa iniziativa, la quale, grazie alla presenza di esponenti del Municipio, dei sindacati e dell’imprenditoria, funge da tramite per la segnalazione di eventuali irregolarità all’Ispettorato del lavoro di Bellinzona e da interlocutore per i lavoratori o i datori di lavoro che necessitano di informazioni, soprattutto legate alla politica salariale. Proprio in questi giorni, è stato messo online il sito dell’ACTC (www.chiassoterziario.ch) dove, appunto, è possibile entrare in contatto con la commissione sia per ottenere ulteriori informazioni e sia per la segnalazione di abusi.

Credo che la costituzione di questa commissione e il lancio del sito, soprattutto ora e con tutte le difficoltà che in particolare la nostra Città sta vivendo in questi ultimi anni, siano coerenti con quanto già promosso nel recente passato; e cioè favorire l’insediamento di quelle realtà imprenditoriali che vogliono contribuire positivamente alla crescita economica del nostro territorio e che sono orientate a fare un tipo d’impresa socialmente responsabile.

Una piattaforma che inoltre incentivi il dialogo tra le parti, dove anche i professionisti locali possono scambiarsi idee, esperienze e problemi comuni, è un ulteriore elemento positivo che, a mio parere, permette di superare certe logiche legate alle lotte di classe anacronistiche e spesso poco lungimiranti, e di trovare un comune modo di fare impresa con effetti concreti e durevoli non solo a Chiasso, ma anche in tutto il Basso Mendrisiotto. Si tratta di un primo importante passo anche per instaurare un dialogo costruttivo tra le parti. Il prossimo Municipio di Chiasso, che ora più che mai avrà il non facile compito di tenere d’occhio l’evoluzione del mercato del lavoro, potrà (e dal mio punto di vista dovrà) affidarsi anche a questo canale.

Pubblicato su TicinoNews.ch