Incontri a Chiasso: giorno 1

01_GOggi, primo giorno dei miei incontri a Chiasso, è toccato a G. in via Bossi (nell’immagine la sua mano).

Cosa ti piace di Chiasso?
La gente, i miei vecchietti ai quali sono affezionato!

Cosa non ti piace di Chiasso?
Butterei via gli ultimi quindici anni… L’errore più grande è stato quello di pedonalizzare il Corso: ha distrutto il commercio. La città di Chiasso ha sempre vissuto di transito! Il Corso è stato pedonalizzato per l'”arte”, ma dov’é l'”arte” a Chiasso?
La piazza (piazza indipendenza, NdR), in estate, è ormai appannaggio degli asilanti. Non dico di ghettizzarli, ma siamo la porta d’entrata della Svizzera e non è il massimo.
E che dire della “zona franca”? È così difficile farla?
Lottiamo contro i postriboli ma abbiamo una “supposta” (il centro ovale, NdR) che architettonicamente è uno spettacolo! A ‘sto punto facciamo lì un postribolo controllato! E i bar? Ve ne è solo uno che fa qualcosa! Serve più qualità!!! Il vecchietto prima andava alla Coop a mangiare; ora questa non c’è più e deve farsi accompagnare da altre parti…
A Chiasso ci sono solo centri estetici, medici, fisioterapisti. Qui è mancato il Municipio. I proprietari d’immobili stabiliscono un prezzo, spesso troppo alto per i nuovi commerci e il Municipio potrebbe intervenire pagando metà affitto per un periodo iniziale.
Inoltre il DayHospital in mezzo ai commerci si è rivelata una “cagata”. Tossici, extracomunitari… mancano solo i pazzi e finisce che a Chiasso nessuno spende più un soldo! La difesa del nostro territorio è una necessità!
Concludo dicendo che i commercianti, da noi, devono capire che bisogna cullare i clienti. Il servizio è importante e oggi ci sono troppi frontalieri che se ne fregano del territorio e di chi vive qui
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#IncontriAChiasso #BarbaraVannin